sabato 30 novembre 2013

E nessuno mi abbraccia...


PIANGERE NEL SILENZIO

Ad ogni alba
entro nel tuo cuore,
 e taciturno
 dispiego nel vento
sottili veli d'amore.

 Ora, tutto tace nella penombra.

 E tu, non passi inosservata

nel fruscio dei miei ricordi.
  Una corolla d'arcobaleno

mi accompagna solingo
lungo il divario dell'anima.
Muoio di folle gelosia.

 Cerco un falso poema

nei miei sogni astratti
mentre stringo un cuscino
intriso di solitudine.
 Delle tue labbra

mi violento nell'infinito.
della mia  passione.

 Piango.
 E nessuno mi abbraccia.




martedì 26 novembre 2013

Il volo del gabbiano



IL VOLO DEL GABBIANO

Vola gabbiano
vola leggero
su specchio increspato
corre il riflesso
di candide ali
che fendono l'aria.
Disegni nel cielo
sinuose figure,
da lontano ti guardo
seguo tua danza.
Fra i tuoi compagni
volteggi nel cielo
poi sfiori con l'ala
lo specchio salato.
Libero muovi
fra cielo e mare
rincorri il tuo sogno
fra i dolci ricordi
di una vita passata 
a sfiorar l'infinito.



domenica 24 novembre 2013

Grido silenzioso



GRIDO  SILENZIOSO

Ho ancora negli occhi
il colore dell’ira,
nella mente  l’eco
 d’ingiurie minacciose
e  sul corpo
manifestazioni indelebili
di un amore
prepotentemente morboso.

Ho condotto
una vita a cura altrui,
per paura dei pregiudizi,
massacrando la mia dignità
 e quella dei miei figli
perché ritenevo possibile
realizzare l’impossibile…
ed ero sola nell’affrontare

 un fantomatico manuale d’amore.

Simona Scola


Questa poesia la voglio dedicare a tutte le donne vittime di violenze

giovedì 21 novembre 2013

Perdersi...


AGONIA  D'AMORE

Sciolgo nelle vene dell'esistenza
il calice amaro che opprime
la vasta solitudine dei miei pensieri,
e solo vado incontro al dubbio,
perso nelle deboli fragranze
di un pianto materno.

Sono un uomo che sogna l'infinito,
che urla nelle spirali del cuore,
che si perde nell'abbraccio
di una donna senz'alcun volto
e si fonde dolcemente negli spasimi
di incestuose agonie d'amore....








lunedì 18 novembre 2013

... e chiamale se vuoi emozioni

Un vecchio saggio indiano dava questo consiglio agli irruenti giovani della sua tribù:

"Quando sei veramente adirato con qualcuno che ti ha mortalmente offeso e decidi di ucciderlo per lavare l'onta, prima di partire siediti, carica ben bene di tabacco una pipa e fumala.


Finita la prima pipa, ti accorgerai che la morte, tutto sommato, è una punizione troppo grave per la colpa commessa. Ti verrà in mente, allora, di andare a infliggergli una solenne bastonatura.
Prima di impugnare un grosso randello, siediti, carica una seconda pipa e fumala fino in fondo.


Alla fine penserai che degli insulti forti e coloriti potrebbero benissimo sostituire le bastonate.
Bene!
Quando stai per andare a insultare chi ti ha offeso, siediti, carica la terza pipa, fumala, 


e quando avrai finito, avrai solo voglia di riconciliarti con quella persona".




venerdì 15 novembre 2013

Osservare è rispettare

Dentro l'anima del ricordo.



Guarda due volte per vedere giusto,
guarda una volta sola per vedere bello.

H. Frédéric A.
Particolari d'autunno


Vibrazioni


Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita 
con l'innocenza e l'entusiasmo dell'infanzia, 
non ci sarà più significato nel vivere.

Paulo Coelho
Stati d'animo


Tra i rami nascono infiniti pensieri



mercoledì 13 novembre 2013

Infinitamente grazie!!!


L'amicizia è una grande raccolta di piccole e grandi pensieri.






Carissime Amiche grazie per i doni inviatomi in ricordo del mio compleanno....
rinnovo il mio ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla festicciola virtuale...


domenica 10 novembre 2013

Ricetta casalinga a quattro mani

Preparare da mangiare, può diventare un piacere.
E' un modo di imparare divertendosi in famiglia..... 

Ieri io e mamma abbiamo preparato il 
CONIGLIO ARROSTO IN PADELLA



Ingredienti:

Coniglio
Pomodori, porri, cipolla
Chiodi di garofano, rosmarino
Olio extra vergine,burro, dado, sale q.b.
vino rosso

Prendere il coniglio  e tagliarlo a pezzi. In una padella rosolare con il burro e l'olio i pezzi di coniglio da entrambi le parti. Correggere con sale fine e aggiungere la cipolla tagliata finemente, i porri e i pomodori a cubetti; cospargere con rosmarino e  chiodi di garofano.


Appena i pezzi di coniglio risulteranno ben dorati, sfumare con un bicchiere di vino rosso,  lasciarlo evaporare ed aggiungere di tanto in tanto il brodo preparato precedentemente, quindi coprire il tegame con un coperchio e continuare la cottura a fiamma dolce per altri 30 minuti.

Et voilà...il piatto tipico domenicale
da servire ben caldo 
accompagnato da un buon Bonarda


Con questa ricetta partecipo al 




giovedì 7 novembre 2013

Gelido amore



GELIDO  AMORE

E’ dolce sognare
ad occhi aperti…

Camminare estasiata
mano nella mano
nel giardino profumato.
Incantata ad ammirare
 sul greto del fiume
il sole infuocato.
 Abbandonarsi dolcemente
 in un  manto stellato
e nel morbido abbraccio
rovente d’affetto
stringerti gelosamente.

Chiudere gli occhi.
Avvertire desolata
d’ aver cavalcato
un sentiero sbagliato
perso…nel gelido amore.

Simona Scola



martedì 5 novembre 2013

La voglia di...


VOGLIA DI

… Un magico tramonto che,
all’anima assetata di riverberi,
parli.

… Un’alba che
sappia intingere
pennelli nell’arcobaleno.

… Un crepuscolo che al cuor
s’arrenda
con velate tinte.

… Un tramonto che,
con sapienza,
tessa
la tenebra con il dì
in un altalenar
di trepide emozioni.

… Un volo libero
di gabbiani
che sussurri
la voglia di rialzarsi…






sabato 2 novembre 2013

Con un frutto povero...

ho realizzato la mia torta di compleanno!!!



Un'antica leggenda narra di un piccolo paese di montagna i cui abitanti,
molto poveri, non avendo di cui mangiare si rivolsero a Dio
pregandolo di dar loro di cui sfamarsi.
Il buon Dio, sentite le loro preghiere, diede loro una pianta da
cui poter raccogliere frutti nutrienti
da poter mangiare: il castagno, ma il Diavolo visto quello che Dio
aveva fatto per impedire che la gente potesse
raccogliere i frutti, li avvolse in un guscio spinoso.
Gli abitanti del piccolo paese, presi dallo sconforto,
ritornarono nuovamente a pregare Dio ed egli, sceso in mezzo a loro
fece il segno della croce e i gusci spinosi, come per miracolo si aprirono,
e da quel giorno i frutti di questa pianta si aprirono a croce.


Dentro un guscio
riccio e spinoso
matura un frutto
dolce e gustoso!
Fuori dal guscio
possiede
un mantello
e una camicia..
presentandosi
bella e..liscia!
Dal sapore
autunnale
ecco arrivare
le gustose
castagne…



TORTINA DI CASTAGNE 

Ingredienti:
1 confezione di pasta frolla fresca
250 gr. di mascarpone
amaretti q.b.
castagne lessate
crema di nocciola
liquore q.b.
zucchero

Preriscaldare il forno a 180° C, srotolare la sfoglia bucherellandola con una forchetta e adagiarla nella teglia modellando il bordo. Fare cuocere per circa 15 minuti. Toglierla dal forno e lasciarla raffreddare. Nel frattempo versare il mascarpone in una terrina, aggiungere lo zucchero a piacimento amalgamando man mano unire  il liquore (due tre cucchiai), gli amaretti triturati e parte delle castagne (precedentemente lessate in acqua salata con due tre foglie di alloro) sbucciate e schiacciate con la forchetta. Una volta ottenuto l'impasto dalla densità desiderata ricoprire il fondo della pasta frolla. Ammorbidire a bagno maria la crema di nocciola e intingervi le castagne lessate (ovviamente sbucciate) che si utilizzeranno per la guarnizione finale alternandole a piacimento.



Un frutto povero....
per un dolce dessert tipicamente autunnale

A Farfy super golosa l'onore del taglio...
e a tutti Voi un assaggio virtuale!!!!

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