"Guardate le mie foglie dentellate,
soffiate le lancette del soffione
guardate, fra le siepi, le mie ondate,
guardate il prato, il sentiero,
guardatemi in giardino, allegro e fiero!
Raccoglietemi pure: io cresco ancora,
senza chieder permesso né scusarmi,
che fate con le vostre zappe, allora?
Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi fa impressione,
perché io sono il Dente di Leone!"